Cile, nel 2023 prodotti 11 milioni di ettolitri di vino (-11,4%)

Secondo il report ufficiale Produción de Vinos 2023 (finale) rilasciato dal Servicio Agrícola y Ganadero (SAG), ufficio del Ministero dell’agricoltura cileno, la produzione vinicola ha raggiunto in Cile nel 2023 il volume di 11.030.314 ettolitri (-11,4% vs 2022). Tale volume è stato calcolato a partire dalle dichiarazioni dei viticoltori, conferite nell’apposito portale del SAG entro lo scorso 24 luglio.

Evoluzione della produzione vinicola in Cile, anni 1998-2023, fonte Servicio Agrícola y Ganadero (SAG)

L’83,8% di quanto prodotto corrisponde a vini a denominazione di origine (si tratta dunque di circa 9,23 milioni di ettolitri; -10,8% vs anno precedente). Di questo volume il 65,2% – equivalente a 6.026.512 hl – corrisponde da vitigni a bacca rossa e il 34,8% – equivalente a 3.210.921 hl – a vini provenienti da vitigni a bacca bianca.

La produzione cilena 2023 di vino senza denominazione di origine ammonta a 1,502 milioni di ettolitri (quota del 13,6%; -21,2% vs 2022).

Il restante 2,6% della produzione – 290.000 ettolitri circa – corrisponde a prodotti vinicoli elaborati a partire da uve da tavola (+58,6% vs 2022). Al di fuori dal totale di produzione sopra menzionato, sono stati inoltre prodotti 707.682 ettolitri di vino per la produzione del tradizionale distillato cileno Pisco.

Le principali regione vinicole cilene sono: Maule, Libertador Bernardo O’Higgins e Metropolitana. Da queste regioni di produzione arriva il 90,2 di tutto il vino cileno prodotto nel 2023; la sola regione del Maule conta per il 49,3% della produzione nazionale (5.439.072 ettolitri prodotti nel 2023).

FEB

Senza categoria, produzione Cile 2023, SAG, Servicio Agrícola y Ganadero, vendemmia 2023

WORLD WIDE WINE NEWS

Si alzano le barriere tariffarie ai confini del vecchio continente

Dazi e accise: una nuova cortina di ferro lambisce l’Europa. A est la Russia, Uk a ovest e a nord Paesi Bassi, Svezia e Norvegia: il vino europeo torna ad essere accerchiato dall’innalzamento delle misure fiscali sulle esportazioni

In un quadro economico e geopolitico già molto complesso, sul commercio del vino si abbatte oggi una nuova scure tariffaria, volta a coprire difficoltà dei conti pubblici e i costi legati ai danni sociali dell’abuso di alcol, nonché a perseguire le politiche dell’Oms sul taglio dei consumi di bevande alcoliche.

Ne parla Giulio Somma, in un articolo d’approfondimento pubblicato su Il Corriere Vinicolo 31 del 2 ottobre 2023, portando ai lettori del settimanale di Unione Italiana Vini i numeri dell’export vinicolo italiano, le prospettive dei singoli Paesi ed infine le reazioni della filiera produttiva del Bel paese.

Corriere, CV 31/2023, dazi, Giulio Somma, OMS, tariffe

WORLD WIDE WINE NEWS

FRESCOBALDI (UIV): sì a raccomandazioni in etichetta, no a babele allarmistica. pronti a lavorare con UE

COMMISSIONE UE VERSO NORMA QUADRO SU AGRICOLTURA E VINI SOSTENIBILI

(Roma, 29 settembre 2023). “L’eccesso fa male? Siamo pronti a lavorare con la Commissione per un claim unico a livello europeo, all’interno della norma vitivinicola, senza ricorrere a soluzioni allarmistiche, Nutriscore o – peggio ancora – lasciare che ogni Stato membro, decida da sé”.  Così, in materia di etichettatura ed health warning, il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi è intervenuto oggi a Roma in Campidoglio nel corso degli Stati generali del vino indetti dalla rappresentanza italiana di Parlamento e Commissione Ue.

Sul capitolo sostenibilità del vino, il presidente Uiv sollecita passi avanti in sede europea: “Sappiamo che la Commissione Ue sta lavorando a una norma quadro: è una buona notizia perché il nostro settore ha la maturità per poter disporre di una norma europea specifica in materia di sostenibilità. Al contempo – ha aggiunto Frescobaldi – vi è anche la necessità di veder armonizzate le regole attraverso uno standard unico e non – è il caso attuale anche in Italia – definite secondo variegate norme e standard privati e altrettanto variegati loghi e certificazioni”.

Secondo il presidente Uiv, il vino – uno dei settori chiave del made in Italy – sta attraversando un periodo complicato, per questo è importante agire su riforme strutturali, in Italia e in Europa. “In tempi non sospetti – ha detto – evidenziavamo l’esigenza di adeguare il potenziale viticolo alle richieste di mercato attraverso un ridimensionamento di una produzione incontrollata, da oltre 6 miliardi di bottiglie l’anno. Oggi, con i consumi in contrazione su scala globale, ribadiamo la necessità di contingentare la produzione anche attraverso la riforma del sistema di assegnazione per le autorizzazioni di nuovi impianti: non è più accettabile una distribuzione a pioggia di nuovi vigneti per un totale di quasi 7 mila nuovi ettari l’anno. Le autorizzazioni dovrebbero invece insistere nelle aree più competitive, che non generano giacenze e secondo seri criteri di ammissibilità e priorità, anche basati su aspetti ambientali”. Sul fronte ambientale, ha concluso, Frescobaldi sarà fondamentale “raggiungere una progressiva riduzione dell’impiego dei fitofarmaci, orientando in ottica green la prossima programmazione finanziaria relativa alle risorse del Piano nazionale di sostegno”.

Testo completo del Comunicato Stampa

Eventi, Legislazione, News, Normative, Politica, UIV, UIV Notizie, Unione Italiana Vini, Vino, Vino e Salute, frescobaldi, uiv, unione italiana vini, vino

WORLD WIDE WINE NEWS

Post Title

Il cambiamento climatico porterà a una carenza di birra nel mercato. Questo l’avvertimento – riportato dal Financial Times– di Atsushi Katsuki, Ceo e Presidente del gruppo Asahi.

L’innalzamento delle temperature potrebbe infatti portare ad una diminuzione delle rese nella produzione di orzo e ad una diminuzione della qualità del luppolo.

In uno scenario di innalzamento delle temperature fino a 2 gradi, secondo le ricerche condotte da Asahi, il raccolto d’orzo in Francia potrebbe diminuire del 10% entro il 2050, quello della Polonia del 9% e la qualità del luppolo in Repubblica Ceca potrebbe diminuire del 13%.

Queste previsioni sono però “conservative” visto che le previsioni delle Nazioni Unite suggeriscono che l’innalzamento delle temperature medie potrebbe essere maggiore, anche di 2,6 gradi.

Guardando le stime meno ottimiste dell’Onu, il Financial Times ha calcolato che il raccolto d’orzo primaverile francese potrebbe diminuire del 18% entro il 2050, quello della Polonia del 15%, e la qualità del luppolo prodotto in Repubblica Ceca diminuire del 25%.

Inoltre, suggerisce di nuovo il capo di Asahi, il cambiamento climatico ha già avuto un impatto non trascurabile sul settore della birra, con conseguenze addirittura maggiori del conflitto tra Russia e Ucraina. Il prezzo del malto e dell’orzo da malto hanno raggiunto nel 2022 prezzi record, mettendo pressione ai birrai. Oltretutto, con l’innalzamento delle temperature, si prevede che vi sarà in futuro una maggior richiesta di birra da parte di consumatori. Ci sarà nel futuro abbastanza birra da soddisfare il mercato?

FEB

Dai Mercati, Asahi, Atsushi Katsuki, cambiamento climatico, climate change, Financial Times

WORLD WIDE WINE NEWS

La Spagna chiude la campagna 2022/23 con export a quota 65%

La campagna vitivinicola spagnola 2022/23 (agosto 2022-luglio 2023) si è chiusa con una quota delle esportazioni di prodotti vinicoli (vino mosti e aceti) del 64,77% sulla produzione totale della stessa campagna: 26,6 milioni di ettolitri sui 41,1 milioni di ettolitri prodotti nella stessa campagna (dato produzione Mapa). Il valore complessivo delle esportazioni (vini, mosti e aceti) è stato di 3,406 miliardi di euro (+0,9% vs campagna precedente).

fonte Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV)

Questo ed i seguenti dati compaiono nel report Exportaciones de vinos envasados. JULIO 2023 (cierre de campaña) realizzato dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV).

L’accumulato delle esportazioni di vino (esclusi quindi mosti e aceti) della campagna 2022/2023 è stato di 20,742 milioni di ettolitri (-2,8% va anno precedente), per un valore complessivo di 2,969 miliardi di euro (+0,9%). La perdita sul periodo precedente è stata cioè di 603.000 ettolitri in termini di volume, con un guadagno, in termini di valore, di circa 27,9 milioni di euro.

fonte Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV)

Le esportazioni di vino in bottiglia hanno raggiunto tra agosto 2022 e luglio 2023 un valore di 2,454 miliardi di euro (+0,7%) e un volume di 9,31 milioni di ettolitri (-1,9%); prezzo medio 2,64 €/l. Quelle di vino sfuso 512,2 milioni di euro (+2%) e 11,43 milioni di ettolitri (-3,6%); prezzo medio 0,45 €/l (+5,8%).

Suddividendo per tipo le esportazioni spagnole della campagna 2022/23 per tipologia di prodotto, spicca l’involuzione delle spedizioni dei vini fermi DOP in bottiglia: 2,69 milioni di ettolitri (-10% vs campagna precedente; persi 300.000 hl) e 12,8 milioni di euro (-3%; persi 41 milioni di euro).

Diminuite anche le esportazioni volume di spumanti (-0,9% fino a 1,73 milioni di ettolitri), con una crescita del 1,2% in termini di valore (fino a circa 504 milioni di euro), grazie ad una crescita del prezzo medio del 2,1% fino a 2,90 €/l.

FEB

Dai Mercati, Campagna 2022/23, export Spagna, OeMV

WORLD WIDE WINE NEWS

1 3 4 5 6 7 138