
Le importazioni vinicole da parte della Confederazione Svizzera hanno totalizzato nel primo semestre di quest’anno il volume di 843.000 (-8,1% vs 1° sem. 2022) e un valore di 629,2 milioni di franchi (-3,7%; si tratta di circa 657 milioni di euro), secondo un report realizzato dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV) per l’Organización Interprofesional del Vino de España (OIVE). Prezzo medio di acquisto CHF 8,47/litro.
Il vino fermo in bottiglia è il prodotto con la quota maggiore nelle importazioni vinicole elvetiche: vale, infatti 475 milioni di franchi e 473.000 ettolitri. Secondo prodotto per importazione sono gli spumanti: 109,4 milioni di franchi e 100.000 ettolitri. Le importazioni elvetiche di vino sfuso hanno invece totalizzato nel primo semestre 2023 un fatturato di 33,5 milioni di franchi e un volume di 236.000 ettolitri, quelle di vino in BiB 33,5 milioni di franchi e 236.000 hl.
Primi fornitori in termini di fatturato sono la Francia (260,4 milioni di franchi: +0,2% vs periodo precedente), l’Italia (219,9 milioni di franchi; -3,4%) e la Spagna (65,6 milioni di franchi; -10,2%). Si scambiano le prime due posizioni per gli invii in termini di volume; prima è dunque l’Italia (350.000 hl; -8,4%), seconda la Francia (199.000 ettolitri; -5,1%), terza la Spagna (148.000 ettolitri; -2,7%). Tutti i principali fornitori hanno registrato un calo delle loro vendite sia volume che valore, tranne la Francia che “galleggia” per valore (come prima segnalato: +0,2%) e gli Stati Uniti, le cui spedizione valore verso la Svizzera sono cresciute nel 1° semestre del 4,1% fino a 13 milioni di franchi. Le perdite percentuali più notevoli sono state registrate per fatturato da Sudafrica, Argentina e Australia e per volume da Sudafrica, Cile e Argentina.
FEB
Dai Mercati, import Svizzera, OeMV, Organización Interprofesional del Vino de España
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