Scozia: proposto un aumento del 30% del prezzo minimo (MUP)

Il discusso prezzo minimo di 50 pence per unità alcolica (MUP) venne introdotto in Scozia nel 2018 con scadenza a fine aprile 2024, per ragioni soprattutto di contrasto all’alcolismo. L’impatto della norma sul mercato degli alcolici in Scozia è stato piuttosto modesto, sebbene con esiti diversi a seconda delle bevande: secondo un’analisi di mercato condotta nel 2020 sull’anno precedente da NHS Health Scotland sulle vendite nel canale off-trade, la diminuzione generale delle vendite è stata del 3,6% vs pre-Mup (sidro: -18,5%; vino fortificato: -14,4%; vino: -3%; birra: -1%; superalcolici: -3,8%).

Nei giorni scorsi, riporta SkyNews, a pochi mesi dalla scadenza di questo “balzello”, Elena Whitham – ministro scozzese delle politiche sull’alcol e sulle droghe – ha proposto di rinnovare la misura, portando il prezzo minimo da 50 pence a 65 pence per unità alcolica, un incremento dunque del 30%. Le ragioni di questo aumento proposto sono ancora di salute pubblica e di contrasto all’alcolismo.

Secondo la BBC – che riporta anch’essa la notizia – la nuova quotazione del MUP a 65 pence per unità alcolica porterebbe il prezzo minimo di una bottiglia di vino al dettaglio (75 cl e 12,5% ABV) da £ 4,79 a £6,09, di una lattina di birra da mezzo litro (4% ABV) da £ 1.00 a £ 1.30, di una bottiglia di whisky (70 cl e 40% ABV) da £ 14.00 a £ 18.20.

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