
WineGB, associazione per promozione e la salvaguardia dell’industria del vino di Inghilterra e Galles, ha pubblicato nei giorni scorsi il suo Industry Report 2022-2023 che traccia lo stato e lo sviluppo dell’industria vinicola nazionale.
(C) WineGb
Il vigneto del Regno Unito è cresciuto del 74% negli ultimi cinque anni, fino raggiungere la superficie totale di 3855 ettari suddivisi in 934 appezzamenti; 3.855 ettari si estendono sul territorio dell’Inghilterra, 70,3 ettari nel Galles e i restanti 1,9 ettari in Scozia. Si stima che nei prossimi dieci anni la superficie vitata potrebbe arrivare a un’estensione complessiva di 7.600 ettari.
Sono 209 le cantine censite da WineGb; queste nel 2022 hanno prodotto un totale di 91.325 hl ovvero circa 12,2 milioni di bottiglie di vino (+130% vs 2017, quando l’imbottigliato contava 5,3 milioni di pezzi), volume che si stima potrebbe essere compreso tra 25 e 29 milioni di bottiglie entro il 2032.
Gli sparkling wine contano per il 69% nella produzione totale, ovvero per 8,3 milioni di bottiglie, i vini fermi per il restante 31%, ovvero per 3,9 milioni di bottiglie. Lo Chardonnay è la varietà più coltivata (31% di tutta la superficie vitata);. seguono il Pinot Noir (29%) e il Pinot Meunier.
Le vendite volume 2022 sono state stimate in circa 8 milioni di bottiglie e passano nei seguenti canali di distribuzione: 41% vendite al dettaglio (off-trade); 22% vendite in bar, ristoranti e alberghi (on-trade); 19% vendite dirette al consumatore in cantina; 11% vendite tramite gli store on-line delle aziende; 7% esportazioni.
L’industria vinicola UK occupa oggi circa 2.300 persone a tempo pieno ed altri 8.300 stagionali.
FEB
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