
La riforma del Regolamento comunitario sulle Indicazioni geografiche potrebbe aprire nuove strade di sviluppo per l’enoturismo, perché nella bozza approvata ad aprile dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo (Comagri) si ufficializza ai Consorzi anche il compito dello sviluppo del turismo rurale. Il relatore della bozza è stato l’eurodeputato Paolo De Castro (vicepresidente di detta Commissione), intervistato in proposito da Patrizia Cantini sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 19. Secondo l’ex ministro dell’Agricoltura, l’introduzione della promozione turistica è fondamentale per il potenziamento dei flussi di visitatori verso i territori di produzione delle Dop e delle Igp, a tutto beneficio delle aziende e delle comunità che in queste aree vivono. Il voto favorevole della Commissione rappresenta oggi soltanto il primo passaggio di un lungo percorso legislativo che prevede una fase di negoziazione tra Commissione, Parlamento e Consiglio, ma se alla fine dell’iter previsto l’inserimento delle competenze turistiche andasse a buon fine, i Consorzi avrebbero con molta probabilità maggior peso nei confronti del Ministero del Turismo e di Enit.
I Consorzi di tutela sono uno strumento fondamentale per la gestione degli alimenti a Indicazione geografica, non solo per la tutela da imitazioni e contraffazioni, ma anche per la loro promozione nei territori.
Corriere, CV 19/2023, enoturismo, igp, paolo de castro, Patrizia Cantini, riforma IG
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