È stato pubblicato il biennale report Beer serves America (A study of the U.S. beer industry’s economic contibution in 2022), realizzato da John Dunham & Associates, per conto di The Beer Institute e National Beer Wholesalers Association (il documento integrale è scaricabile qui).

Secondo questo studio, l’industria statunitense della birra sostiene oggi quasi 2,4 milioni di posti di lavoro, pagando salari per 132 miliardi di dollari e tasse, tra federali e statali, per 63,8 miliardi.

Nel complesso il settore contribuisce all’economia della nazione per un totale di totale 409 miliardi di dollari ogni anno, cifra pari all’1,6% del PIL nazionale.

Rilevante il fatto che i numeri sopracitati tracciano un trend ascendente rispetto a quanto era stato delineato nella precedente analisi, datata 2020. Da allora il settore si è espanso in modo significativo, con un aumento sia dell’impatto economico complessivo (+78 miliardi di dollari) sia dei posti di lavoro da esso derivanti (+400.000).

La birra guida ancora negli Stati Uniti l’industria delle bevande alcoliche in termini sia di impatto economico che di impronta occupazionale. A tal proposito giova però un confronto con il settore vino, il cui impatto economico sull’economia statunitense è al contempo per nulla trascurabile.

Secondo dati pubblicati lo scorso anno sempre da John Dunham & Associates, in un analisi promossa da Wine America (ne avevamo parlato qui), l’apporto generato dall’industria del vino statunitense all’economia USA nel 2022 è stato di 276 miliardi di dollari. La sola industria vitivinicola californiana inoltre (dati anche questi di John Dunham & Associates e Wine Institute relativi al 2022) porta all’economia degli Stati Uniti 170,5 miliardi di dollari ogni anno, apporto tra l’altro cresciuto del 49% negli ultimi sei anni (ne avevamo parlato qui).

FEB

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