A marzo volumi in calo (-6,1%) e listini in rialzo (+2%)

Salgono i prezzi e scendono i consumi di vino nella GDO, come emerge dall’analisi dell’Osservatorio UIV-Ismea sui dati di NielsenIQ relativi al primo semestre di quest’anno, i cui punti chiave sono pubblicati e commentati su Il Corriere Vinicolo n. 15 dell’8 maggio 2023 (i report integrali con le tabelle di dettaglio sono visionabili nella sezione report del portale dell’Osservatorio del vino). Registrati i livelli di vendite allo scaffale anche rispetto al pre-Covid (2019), con i volumi di vino acquistati in calo tendenziale del 6,1% e con i valori, spinti dall’effetto inflattivo dei prezzi, a +2% (673 milioni di euro). Contrazioni sopra la media da Doc e Igp, rossi e rosati. In controtendenza solo gli spumanti low cost; profondo rosso invece per l’e-commerce.

“Come previsto – ha detto il segretario generale di Unione Italiana Vini, Paolo Castelletti – non sarà un anno facile per il vino italiano, che anche nelle esportazioni registra a gennaio un calo del 4,3% su pari periodo del 2022, con variazioni fortemente negative nella domanda extra-Ue. Il limitato potere di acquisto in Italia e nel mondo, assieme a un surplus dei costi delle materie prime secche, impongono la massima attenzione e concertazione da parte di una filiera le cui imprese stanno assorbendo direttamente parte dei rincari alla produzione. Ma evidentemente non basta”.

Corriere, CV 15/2023, osservatorio del vino, Paolo Castelletti

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