Il ritorno all’uvaggio è nel futuro dei rossi?

Sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 15 dell’8 maggio 2023 continua l’”esplorazione” tra vigneti a cantine d’Italia alla ricerca di nuovi gusti per il rossi nazionali. L’inchiesta si dipana tra Veneto, Piemonte, Toscana e Campania e ascolta le voci di enologi e imprenditori che parlano della necessità di rompere schemi diventati tabù, ritrovando la libertà di muoversi tra varietà del territorio, dello stesso colore o anche assemblando uve bianche nei rossi.

Ne emerge una via possibile: ripensare il blend come strategia per ripensare nuovi stili per tipologie, alla ricerca di una diversa identità, superando il pensiero unico del mono-vitigno (se non paga) e riaprire alla ricerca di uvaggi in grado di dare nuovo carattere ai vini rossi. Senza perdere, s’intende, l’impronta dei territori.

Nelle more del percorso di ripresa dei rossi da una crisi oggi evidente, un anticipo delle risposte di Luigi Moio, presidente dell’OIV, ad un’intervista circa le sfide le vigneto mondiale futuro che presto avrà spazio sulle pagine del settimanale dell’Unione Italiana Vini: “la questione dell’introduzione di varietà adeguate alle nuove condizioni climatiche va affrontata al più presto. In Francia lo stanno già facendo. E, come era naturale aspettarsi, si sta riflettendo e riconsiderando il concetto dell’uvaggio…”

Corriere, crisi dei rossi, CV 15/2023, Luigi Moio

WORLD WIDE WINE NEWS