Alla fine del XIX secolo l’intero settore vitivinicolo italiano stava attraversando una fase di profondo rinnovamento. È allora che, grazie ad una rivoluzione architettonica ed economica, nacquero in Italia le moderne cantine industriali. Una storia questa ripercorsa sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n.14/2023 da Manuel Vaquero Piñeiro, professore associato di Storia economica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia.
Sebbene alla fine dell’Ottocento le resistenze al cambiamento fossero tante e provenissero da una pluralità di direzioni, la continua crescita degli scambi internazionali e la trasformazione del vino di qualità in uno dei prodotti simbolo della globalizzazione dei consumi e dei gusti imposti dall’élite della Belle Epoque spinsero l’intero settore vinicolo a compiere decisivi passi in avanti. L’Italia, che aveva a disposizione un ricchissimo e diversificato patrimonio ampelografico, trovò in queste circostanze il momento idoneo per rompere con le vecchie pratiche enologiche.
La storia delle prime cantine realizzate nel nostro Paese seguendo i criteri dell’ingegneria e della moderna produzione rappresenta – spiega Vaquero sul settimanale di UIV – un decisivo capitolo nel processo di industrializzazione del comparto del vino.
Archivio & Biblioteca, Corriere, CV 14/2023, Manuel Vaquero Piñeiro, storia
WORLD WIDE WINE NEWS