I rossi del futuro: parole chiave bevibilità e premium

Su Il Corriere Vinicolo n.14/2023, che esce per la prima volta in edizione sperimentale “trade&consumer”, un’inchiesta a più voci fa il punto su come stia oggi cambiando la vitienologia rossista in Italia, tra cambiamento climatico e nuovi consumatori.

L’indagine, pensata per il mondo del commercio e del consumo di vino, con approfondimenti che vanno dalla vigna alla cantina così da capire esattamente “come” si sta realizzando questo passaggio, suggerisce che la risposta ad un mercato mondiale in difficoltà sulla tipologia rossa arriva da una moderna visione di bevibilità del vino che diventa riferimento assoluto perché opposta a banalizzazione. Il recupero di antiche pratiche agronomiche ed enologiche, interventi sempre più “leggeri” in cantina e rivalutazione di vitigni autoctoni quasi dimenticati, sono i punti di un lavoro che sta coinvolgendo grandi e piccole aree produttive del Paese. L’analisi dell’export per price point a cura dell’Osservatorio del Vino Uiv-Vinitaly (l’articolo è di Carlo Flamini), indica poi che per i rossi italiani c’è futuro nel premium. Pur in un contesto in cui i volumi flettono, si registra infatti una positiva evoluzione in termini di fasce di prezzo: nel 2022 quasi il 60% dei valori sono stati generati da vini prezzati sopra i 6 euro contro il 34% del 2010, con una crescita del 200%

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