
La Cina ha ridotto nel 2022 del 20,6% in volume e del 11% in valore le sue importazioni di vino. Come rilevato dall’analisi dei dati delle dogane, oggetto di un report dell’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV) in collaborazione con l’Organización Interprofesional del Vino de España (OIVE), totalizzate importazioni per 3,368 milioni di ettolitri e 9,692 miliardi di Yuan (circa 12,8 miliardi di euro); prezzo medio 28,78 Yuan/litro (circa 5 €/l).
Quanto importato lo scorso anno è, in termini di volume, un record negativo per il medio periodo. Dopo avere infatti totalizzato un volume record di acquisto di vino all’estero nel 2017 (7,51 milioni di ettolitri), vi sono stati tre anni consecutivi di riduzione (dal 2018 al 2021) e poi un lieve ripresa nel 2021, non confermata però lo scorso anno. L’import 2022 è stato così del 55% inferiore a quello 2017.
Guardano alle importazioni per tipologia, il vino fermo in bottiglia ha totalizzato 8,270 miliardi di Yuan nel fatturato e 2,18 milioni di ettolitri nel volume; lo spumante 587 milioni di Yuan e 83.000 ettolitri; il vino sfuso 762 milioni di Yuan e 1,07 milioni di ettolitri.
Principali fornitori di vino per la Cina sono stati nel 2022 in termini di valore Francia (4,491 miliardi di Yuan), Cile (2,194 miliardi di Yuan) e Italia (915 milioni di Yuan). In termini di quantità invece primo fornitore è stato il Cile 1,35 milioni di ettolitri, seguito dalla Francia (910.000 hl) e dalla Spagna (400.000 hl). L’Italia è stata il quarto fornitore volume con spedizioni verso la Cina per 260.000 ettolitri.
FEB
Dai Mercati, import Cina 2022, OeMV
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