
Lo scorso anno il Giappone ha importato 2,656 milioni di ettolitri di vino (+8,9% vs 2022) per un spesa complessiva di 245.429 milioni di Yen (al cambio circa 1,74 miliardi di euro), fatturato cresciuto del 31% sull’anno precedente. Il prezzo medio di acquisto è cresciuto nel 2022 del 20% fino 924,27 yen/litro (circa € 6,57/l). Fonte di questi e dei seguenti dati il nuovo report su questo mercato realizzato dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV) e pubblicato in collaborazione con l’Organización Interprofesional del Vino de España (OIVE).
Cresciute le importazioni per ogni tipologia di prodotto: il vino fermo in bottiglia ha totalizzato 139.314 milioni di yen (+28,4% vs 2021) e 1,695 milioni di ettolitri (+5,9%); il vino spumante 96.624 milioi di yen (+35%) e 444.000 hl (+15,1%); il vino sfuso 5.660 milioni di yen (+30,2%) e 390.000 hl; il vino in Bag-in-box 3.821 milioni di yen (+38,8%) e 16.100 hl (+20%).
Guardando ai paesi fornitori, primo per fatturato è la Francia (142.338 milioni di yen; +29,3%), cui seguono, a considerevole distanza, Italia (29.531 milioni di yen; +33,7%), Cile (20.924 milioni di yen; +29,4%), Stati Uniti (20.269 milioni di yen; +61,2%) e Spagna (15.985 milioni di yen; +18,4%). In termini di volume, il Cile è davanti a tutti, con spedizioni 2022 verso Tokyo per 688.000 hl (+8%). Sul podio volume siedono anche la Francia (630.000 hl; +4%) e la Spagna (495.000 hl; +6,7%), ma l’Italia è a ruota con spedizioni 2022 pari a 454.000 hl e una importante crescita sull’anno precedente: +18,4%. Quinto fornitore per volume l’Australia (145.000 hl; +14,8%). Da notare il calo delle forniture di Germania al 7° posto (-5,2% fino a 38.000 hl) e Argentina, 9° fornitore in termini di volume (-4,9% fino a 22.000 hl).
FEB
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