Cile, in un anno persi 6.000 ettari di vigneto (-4,5%)

Secondo i più recenti dati comunicati dal governativo Servicio Agrícola y Ganadero (SAG) nel suo report Catastro Vitícola nacional, compilato a partire dalle dichiarazioni obbligatorie dei viticoltori, il vigneto cileno si estendeva a fine 2021 su 139.179 ettari, di cui 130.086 ha destinati a vigneti per la produzione di vino e i 9.093 ettari destinati alla produzione di pisco, il tradizionale brandy del Cile, siti nelle regioni di De Atacama e De Coquimbo.

La superficie registrata a fine 2021 è in calo del 4,5% sull’anno precedente, una perdita di vigneto equivalente a 6.084 ettari.

Della superficie totale dei vigneti da vino, il 73,8% corrisponde a vigneti impiantati con vitigni a bacca rossa, il 26,18% a vigneti impiantati con viti a cepajes blancos.

Il vitigno più presente tra i filari cileni è il Cabernet Sauvignon con 37.754 ha (29,02%), cui seguono Sauvignon blanc con 14.316 ha (11,01%), Merlot con 10.819 ha (8,32%), Chardonnay con 10.345 ha (7,95 %) e Carmenere con 10.318 ha (7,93%).

Le regioni con la più grande superficie vitata sono quelle di Maule con 52.822,56 ettari (40,61%) e O’Higgins con 41.539,36 ettari (31,93%), seguite da Metropolitana con 10.599,37 ha (8,12%) e quella di Ñuble con 10.369,68 ha(7,97%).

Il numero delle aziende viticole cilene registrato nel Catastro 2021 è di 15.208; di queste la maggioranza, 12.927 aziende, è dedita alla produzione di uva da vino, e la restante parte, 2.281 aziende, ad uva pisqueras.

FEB

Dai Mercati, SAG, superficie vitata Cile

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