È un primato mondiale della ricerca italiana. Con il progetto Biotech guidato dal CREA e finanziato dal Ministero dell’Agricoltura è stato ottenuto con la cis-genesi il primo clone di Chardonnay resistente a peronospora, o con il genome editing e resistente ad oidio, a stress idrico e biotico generale. L’annuncio, dato è stato dato in anteprima a Il Corriere Vinicolo (si veda in proposito il servizio di Giulio Somma e Clementina Palese sul n. 10 del 13 marzo 2023) dal direttore del CREA VE, Riccardo Velasco e rappresenta un punto di svolta storico nella vorticosa crescita dei risultati delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Il nuovi cloni di Chardonnay sono pronti per la per la prova in campo, seguiranno a breve Nebbiolo, Pinot nero, Glera e altri.
Nel servizio anche le domande della ricerca poste del dg Stefano Vaccari e le risposte del mondo politico nelle parole dell’onorevole Herbert Dorfmann e del senatore Luca De Carlo, seguite da un commento di Unione Italiana Vini, per voce del suo segretario generale, Paolo Castelletti. In un box un focus sull’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito alle TEA.
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