Un’indagine di Reputation, condotta stretta in collaborazione con CGA by NielsenIQ, ha sondato quanto fattori macroeconomici quali l’inflazione globale o il Covid abbiano spostato, o stiano spostando, le abitudini dei consumatori in merito alla frequentazione di bar e ristoranti.
Lo studio è stato condotto sui risultati di un sondaggio che ha coinvolto una base statistica di circa 2.300 consumatori, rappresentativa a livello nazionale dei clienti di locali della ristorazione di Gran Bretagna, Francia e Germania. Gli intervistati avevano visitato un pub o ristorante negli ultimi sei mesi; l’indagine ha riguardato anche il processo decisionale dei consumatori prima, durante e dopo la loro visita. L’analisi delle risposte raccolte suggerisce che, nonostante le pressioni inflazionistiche, la gran parte dei consumatori è ancora desiderosa di uscire per bere o mangiare e tende ad utilizzare i canali digitali per la scelta della destinazione. Oltretutto, e questo è degno di nota, piuttosto che scegliere l’opzione più economica vi è la tendenza a contenere il numero delle uscite, dando però priorità alla qualità: una sorta dunque di “premiumizzazione” nella scelta.
Guardando ai dati, il report di Reputation evidenzia in particolare che nei tre paesi focus (ricordiamo UK, Francia e Germania) il 23% degli intervistati afferma di “chiedere di più” ai locali rispetto a 12 mesi fa; quasi il 71% degli intervistati inoltre è concorde sul fatto che mangiare e bere fuori è il piacere che maggiormente desiderano.
Nonostante questo, tuttavia, l’aumento del costo della vita è comunque una preoccupazione diffusa tra i consumatori: lo afferma, ad esempio, il 65% dei consumatori del Regno Unito, ed il 42% ammette di cenare fuori con meno frequenza rispetto a prima della pandemia.
FEB
Dai Mercati, abitudini di consumo, bar, consumatori, covid, inflazione, pub, ristoranti
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