
È tempo di andare oltre il “responsabile” per arrivare al “consapevole”. Si superi il concetto del “consumo” per approdare alla dimensione del “degustare”: solo così riusciremo a trasmettere ai giovani il valore culturale del bere vino, unico vero antidoto alla devianza alcolista.
Questo il punto di partenza del portato ai lettori de Il Corriere Vinicolo da Alberto Pellai phd, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, in un dialogo con Giulio Somma, pubblicato sul CV. 6 del 11 febbraio 2023, nella rubrica Le interviste del nostro tempo).
Secondo Pellai, oggi ricercatore presso il dipartimento di Scienze bio-mediche dell’Università degli Studi di Milano e su vari fronti impegnato in prima persona nello studio e nella lotta contro la piaga giovanile dello “sballo”, dall’alcol alla droga, è oggi prima di tutto il momento di riportare in primo piano tutto il bagaglio valoriale costruito nei secoli attorno al prodotto vino, simbolo del rapporto tra l’uomo e la terra, veicolo di valori culturali più che consumistici, ma anche fonte di curiosità storica, intellettuale e ambientale…solo così riusciremo a creare un giovane consumatore “consapevole”.
E sugli health warning? “Mi sembra più un modo con cui il sistema si ‘mette la coscienza a posto’ senza una reale presa di responsabilità sul problema dei danni correlati all’uso cronico e all’abuso di bevande alcoliche”
Corriere, Alberto Pellai, CV 6/2023, Giulio Somma, health warning, Le interviste del nostro tempo, vino e salute
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