
L’ Angola è un paese dell’Africa sud-occidentale con una popolazione di poco superiore a 34 milioni.
Esiste un’area, la Vale do Boero, in cui viene prodotto vino locale, ma la quantità prodotta non riesce a soddisfare il consumo di alcol pro capite. Per questo motivo la maggior parte del vino viene importato da paesi terzi.
La crescita economica e la presenza di una consistente comunità di stranieri, ha contribuito all’aumento dei consumi di vino nel corso degli anni in Angola. Le importazioni provengono principalmente da tre paesi: Portogallo, Sud Africa, Italia.
La popolazione angolana predilige i vini rossi con alta gradazione alcolica, fruttati e dolci rispetto a bianchi e rosati, il cui consumo è molto limitato.
Con riferimento all’etichettatura, le informazioni obbligatorie devono essere riportate nella lingua ufficiale, il portoghese.
La denominazione del prodotto (per es. “Vinho” e “Vinho espumante natural”) e il contenuto netto devono comparire nello stesso campo visivo.
L’etichetta deve indicare gli allergeni nel caso di prodotti contenenti solfiti in concentrazione pari o superiore a 10 mg/kg (es. “Contém sulfitos”).
Non essendo stato siglato un accordo commerciale tra Angola ed UE, i vini italiani importati sono soggetti al pagamento di un dazio doganale pari al 50%.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda a COMEX , la banca dati giuridica online per le esportazioni di Unione Italiana Vini.
Per domande da porre al Servizio Giuridico di UIV scrivere a serviziogiuridico@uiv.it.
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