Il Disciplinare SQNPI ora obbligatorio anche per la cantina

Il 2022 si è chiuso con una “piccola grande notizia”, passata in sordina sulla gran parte delle pagine della stampa specializzata del settore, ma in realtà molto importante per lo sviluppo green del comparto vitivinicolo italiano. Con l’approvazione della Rev. 12 della norma Sqnpi di adesione, gestione e controllo, il Disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilità del settore vitivinicolo ha esteso le linee guida in materia di sostenibilità, rendendole obbligatorie (e non più solo facoltative) alle aziende che operano nella fasi di post raccolta, dunque alle cantine.

I dettagli della novità normativa, sono spiegati e commentati in un articolo di Maurizio Taglioni, pubblicato su Il Corriere Vinicolo n.2 del 15 gennaio 2023. In una pratica tabella, inoltre, messo a confronto quanto tra i doveri dell’operatore (in merito sia ai requisiti per la tutela dell’ambiente che ai requisititi di natura etico-sociale) era prima facoltativo (fino a fine 2022) ed è oggi obbligatorio.

“Un altro passo avanti importante della norma unica di sostenibilità – ha commentato Paolo Castelletti, segretario generale di UIV – sul quale abbiamo lavorato insieme al Ministero per trasformare il Sqnpi in uno standard nazionale di sostenibilità ancora più rigoroso, in grado di monitorare l’intero processo produttivo del vino e, quindi, ricomprendere tutta la filiera vitivinicola. Sono stati introdotti principi di misurazione dell’impatto ambientale del processo produttivo e i primi requisiti etico-sociali che costituiscono un passo fondamentale verso una governance realmente green dell’impresa”.

Corriere, CV 2/2023, Maurizio Taglioni, sostenibilità, SQNPI

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