
Nei giorni scorsi, il governo dello Sri Lanka ha aumentato del 20% l’imposta di consumo su bevande alcoliche e tabacchi, come annunciato nei primi giorni dell’anno nuovo dal ministro delle finanze del paese asiatico, Ranjith Siyambalapitiya. Scopo dichiarato della manovra è quello di incrementare le entrate statali, scoraggiando al contempo i consumi.
L’incremento per i tabacchi è entrato in vigore già il primo di gennaio mentre quello relativo a vino, birra e superalcolici a partire dalla mezzanotte del 3 gennaio ultimo scorso. In particolare (lo leggiamo sulle pagine del portale di notizie srilankese Adaderana) l’imposta di consumo su una bottiglia di vino della capacità di 625 ml è cresciuta di 50 rupie (circa € 0,13), quella sulla birra (bottiglia da 625 ml) con gradazione alcolica inferiore a 5% vol di 21 rupie, quella con gradazione superiore a 5% vol di 39 rupie; gli incrementi d’accisa per i superalcolici in bottiglia da 750 ml – quali Arrack, Melasses, Palmyrah, Coconut – superano invece le 200 rupie.
FEB
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