La Cina sospende le importazioni di alcolici da Taiwan

Come riportato dalla stampa internazionale, la Cina avrebbe nei giorni scorsi bloccato le importazioni di alcuni marchi di bevande alcoliche da Taiwan. La sospensione è stata annunciata lo scorso 9 dicembre e seguirebbe al blocco delle spedizioni dalla Repubblica di Cina (Rdc) – nome ufficiale dello stato la cui isola maggiore è appunto Formosa – di altri prodotti alimentari (come frutta, prodotti ittici e dolci), blocco che già nei mesi scorsi sarebbe stato messo in atto in seguito a frizioni politiche scaturite da un recente “avvicinamento” del governo taiwanese agli Stati Uniti. Ricordiamo che, ad agosto 2022, vi è stata nell’isola una visita ufficiale di Nancy Pelosi (speaker della Camera dei Rappresentanti USA) che ha indispettito il governo cinese.

Il nuovo blocco delle spedizioni interesserebbe in particolare alcuni marchi di birra e di superalcolici. Le ragioni ufficiali addotte dal governo di Pechino sono di tipo formale: mancato rispetto di alcune procedure documentali di importazione ed etichettatura non conforme: secondo quanto riportato da Vino Joy News, che ha sentito alcuni imprenditori di Taiwan, uno delle contestazioni cinesi interesserebbe in particolare il ricorso in etichetta della dicitura “Republic of Taiwan” al posto di “Taiwan, China”, quale luogo di origine dei prodotti.

Il 10 dicembre, Reuters ha dato notizia del fatto che Taiwan avrebbe in programma di presentare alla World Trade Organization (WTO) un reclamo in proposito, convinta che i divieti imposti dalla Cina interferirebbero con le regole del commercio internazionale.

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