L’enoturismo produce ogni anno in Italia un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro, generato da un afflusso in cantina di circa 13 milioni di persone ogni dodici mesi.
La sua prima regolamentazione per legge nel nostro Pese risale all’anno 1999; si tratta della Legge 27 luglio 1999, n. 268, che istituì e disciplinò le Strade del vino: “percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole singole o associate aperte al pubblico”.
Su Il Corriere Vinicolo n. 39 del 5 dicembre 2022, in un contributo dell’avvocato Dino Tedeschi, parte della ricorrente rubrica a cura dell’Unione Giuristi della Vite e del Vino (UGIVI), un sunto – con interpretazioni e commenti – dell’odierno quadro normativo dell’enoturismo in Italia, con particolare riferimento alle linee guida e agli indirizzi in merito di requisiti e standard minimi di qualità per il suo esercizio sul territorio nazionale.
FEB
Corriere, CV 39/2022, Dino Tedeschi, enoturismo, normativa, UGIVI
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