
I ricercatori del gruppo Ecsens dell’università spagnola di Granada (Universidad de Granada – UGR) hanno sviluppato una dispositivo che permette di determinare la quantità di solfiti in un vino , sia bianco che rosso, sfruttando la fotocamera e la potenza di calcolo di un comune smartphone.
fonte rivista Sensor and Actuators via Science Direct
Si tratta di un dispositivo colorimetrico portatile PON (point-of-need) della dimensione di 3,5 cm di lunghezza e 7 millimetri di larghezza. Come spiegato da Miguel M. Erenas – ricercatore del Dipartimento di chimica analitica dell’UGR – il dispositivo è di facile utilizzo, perché basta aggiungere il campione di vino all’estremità arrotondata dello stesso. Successivamente, attraverso un sistema a doppio canale, i coloranti del vino vengono trattenuti in modo che un campione incolore raggiunga la zona di rilevamento, dove il solfito viene riconosciuto, producendo un cambiamento di colore che dipende dalla sua concentrazione. Il risultato viene poi analizzato con un’app attraverso la fotocamera di uno smartphone. I risultati si ottengono dopo soli 60 secondi, con solo 20 μL di campione. Occorre notare che tale tecnologia risulta particolarmente economica e sostenibile, in quando non necessita il ricorso a grandi quantità di reagenti chimici.
Un articolo che porta i risultati di questa ricerca è stato pubblicato ad accesso libero sulla rivista scientifica Sensors and Actuators (Manuel J. Arroyo, Ignacio de Orbe-Payá, Mariano Ortega-Muñoz, Jose Vilar-Tenorio, David Gallego, Gerhard J. Mohr, Luis Fermín Capitán-Vallvey, Miguel M. Erenas. Capillary microfluidic platform for sulfite determination in wines. Sensors and Actuators: B.) ed è liberamente accessibile sul portale Science Direct.
FEB
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