Un’analisi dell’Osservatorio del Vino di UIV e Ismea su dati Nielsen – presentata su Il Corriere Vinicolo n. 36/2022 – suggerisce che in Italia l’inflazione sta erodendo i consumi di vino derivanti dalle vendite via GDO e via retail nel suo complesso.
A settembre, ai forti aumenti dei prezzi corrisponde un calo dei volumi de 7%, fino a 5,6 milioni di ettolitri (siamo sotto i livelli pre-Covid), e dei valori del 3,5% a 2 miliardi di euro. Sul cumulato da inizio anno i prezzi medi totali di vino e spumante crescono del 4% (fino a 3,61 €/l), ma vi è la tendenza a un +7% sia nel secondo che nel quarto trimestre, a fronte di una diminuzione che era stata del 2,5% fino a marzo.
Nel servizio, di Carlo Flamini, numeri e grafici per: variazioni a settembre del totale vendite per tipologia di negozio (ipermercati, supermercati, liberi servizi, discount, e-commerce), tipologia di prodotto (Dop, Igp, comuni), colore, formato, bio vs convenzionale, ed un grafico dedicato alla sola categoria spumanti per tipologia; oltre a prezzi al consumo per tipologia (sett 2019 – sett- 2022). Di particolare interesse anche i dati di confronto, in termini di impatto dell’inflazione, tra vino e altre bevande e prodotti non-food. Presentati infine anche i numeri IRI delle vendite di vino in GDO per le 5 settimane chiusesi il 2 ottobre ultimo scorso.
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