Dopo oltre un decennio di forte espansione, la domanda del vino e degli alcolici di lusso potrebbe presto rallentare negli Stati Uniti d’America. La previsione è parte dell’ultimo rapporto sul mercato del vino di Rabobank, i cui punti chiave sono stati presentati in anteprima da James Lawrence, sulle pagine web della rivista Harpers.
Secondo gli analisti di Rabobank, tra il 2010 e il 2021 la domanda di vino e super alcolici super premium ha registrato tassi di crescita impressionanti in USA, in media del 8,8% in valore e del 7,7% in volume, ma questa spinta in alto potrebbe presto rallentare (già nel quarto trimestre di quest’anno), per diventare trend negativo nel corso del 2023. Il calo atteso è legato all’indebolimento del patrimonio netto delle famiglie statunitensi, registrato a partire dal secondo trimestre di quest’anno e all’aumento dei tassi d’interesse che si riflette sul loro potere d’acquisto. La salute di questo mercato è stata garantita nell’ultimo decennio dal fatto che i consumatori più benestanti (gli acquirenti quindi delle bevande alcoliche di fascia alta) hanno potuto contare su un maggior incremento dei loro redditi e sono stati più resistenti alla recessione. Nel corso della pandemia del Covid, ad esempio, le vendite di vini e superalcolici di lusso hanno mantenuto in linea di massima la loro “salute”, anche se precedentemente, e il riferimento è alla crisi economica globale del 2008 e 2009, anche questo segmento vide notevoli cali nelle vendite.
Vino e spirits di lusso sarebbero quindi particolarmente resilienti alla recessione ma non totalmente immuni. La diminuzione della domanda dei prodotti di fascia alta dunque ci sarà ma, così è stato affermato da Stephen Rannekleiv (Global Sector Strategist Beverages di Rabobank), sarà probabilmente contenuta in un calo a una sola cifra.
FEB
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