
Sul prossimo numero della rivista scientifica Science of The Total Environment (Volume 875, parte 1, del 20 gennaio 2023) sarà pubblicato un articolo che è esito di una analisi economica e ambientale del ciclo di vita (LC, life cycle) dei sistemi di confezionamento del vino in Italia.
Il contributo e la ricerca sono opera di Carmen Ferrara, Valeria Migliaro, Francesco Ventura e Giovanni De Feo, afferenti al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Salerno (l’articolo è già disponibile on-line sul portale Science Direct).
Il packaging ha un ruolo chiave nella produzione e nella catena di approvvigionamento del vino, come più in generale in quella del cibo e delle altre bevande. Allo stesso tempo, tuttavia, il volume crescente degli imballaggi pone oggi serie preoccupazioni ambientali.
Nello studio è stata quindi condotta un’analisi combinata tra la valutazione del ciclo di vita (LCA, life cycle assessment) ed il costo del ciclo di vita (LCC, life cycle costing) dei principali sistemi di confezionamento del vino presenti in Italia. La valutazione del ciclo di vita ha lo scopo valutare gli aspetti ambientali associati ad un prodotto dalla sua produzione alla sua dismissione (“dalla culla alla tomba”).
I ricercatori dell’Università di Salerno hanno quindi messo a confronto, in termini ambientali ed economici, misurandone l’eco-efficienza, otto diverse tipologie di confezionamento del vino, prendendo come unità funzionale il volume di 3 litri. In particolare si sono presi in considerazione: il cartone asettico tipo brik (tre confezioni da 1 litro), due tipologie di Bag in Box (del volume di 3 litri), due tipi di bottiglie in PET (4 da 0,75 litri ed una da 3 litri) e tre diverse bottiglie in vetro (4 da 0,75 litri, 2 da 1,5 litri e 1 da 3 litri). È stata così riscontrata coerenza tra LCA e LCC per la maggior parte dei metodi di confezionamento. Il risultati della ricerca indicano il cartone asettico e il Bag-in-Box quali alternative più sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, mentre per i contenitori in vetro è suggerita la problematica del peso elevato e del consumo di energia nella fase di produzione. Fattore chiave che ha maggiormente influenzato i risultati dell’analisi, sia in termini ambientali che economici, è stata la dimensione dei contenitori.
FEB
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