Lo scorso 13 settembre, attorniato dai suo cari nella sua casa di Denair (California), è mancato all’età di 79 anni Fred T. Franzia, decano e simbolo del vino californiano, nato a Modesto il 25 maggio 1943.

Nel 1973 Franzia fondò la Bronco Wine Company (di cui fino alla fine è stato CEO) insieme al fratello Joseph S. e al cugino John, con l’idea di creare vini di alta qualità ma che per prezzo potessero essere accessibili a tutte le famiglie americane.

Noto per la sua schiettezza e irriverenza, era solito parlare chiaro, anche in pubblico. Come raccontato nel necrologio pubblicato sul sito di Bronco, quando una volta gli venne chiesto come facesse la sua azienda a vendere vino ad un prezzo inferiore a quello di una bottiglia di acqua minerale, Franzia rispose “They’re overcharging for the water — don’t you get it?” (“Stanno facendo pagare troppo l’acqua – non lo capisci?”).

Nel 2016 la rivista Wine Spectator lo definì il “Bad Boy” del vino californiano. Lo stesso anno, un suo intervento aveva scaldato una poi entursiata platea del Unified Wine & Grape Symposium di Sacramento, sostenendo che l’industria del vino della California avrebbe dovuto piantare più vitigni di miglior qualità e condurre i vigneti in modo più efficiente, “così da aggredire quel 40% di mercato del vino oggi soddisfatto da vini non prodotti in California”. Nella stessa occasione si era scagliato contro l’eccessiva proliferazione del numero delle denominazioni, dichiarando che ‘California’ “dovrebbe essere la prima denominazione dei vini californiani. Abbiamo creato più di 90 differenti denominazioni in California. Credo che il sistema delle denominazioni abbia causato il tracollo dei vini francesi, e farà altrettanto in California”

La sua eredità durerà per le generazioni a venire. Fred lascia i suoi cinque figli Renata, Roma, Joseph (“Joey”), Carlo e Giovanna; quattordici nipoti, suo fratello Joseph S e le sorelle Joellen D’Ercole e Catherine McFadden.

FEB

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