
L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha annunciato vincitori dell’edizione 2022 del Prix de OIV, uno dei più prestigiosi premi al mondo per la letteratura vitivinicola. Sono stati assegnati quest’anno 15 premi OIV e 9 menzioni speciali, scegliendo tra le oltre 60 pubblicazioni giunte a Parigi questa primavera: “qualità e rigore” sono state -secondo la giuria – caratteristiche principali riconosciute nelle pubblicazioni vincitrici.Vincitore del Prix de OIV 2022 per la categoria “diritto vitivinicolo” è stato Dai Vini Tipici al Testo unico. Profilo storico della normativa di protezione delle denominazioni di origine del vino in Italia (1904-2022), edito da Unione Italiana Vini e già recensito su Il Corriere Vinicolo 12 del 4 aprile 2022.
Il volume è frutto di due anni di ricerca condotti dal Segretario generale di Unione Italiana Vini, Paolo Castelletti, e del Responsabile dell’Archivio storico e dalla Biblioteca UIV, Francesco Emanuele Benatti, con la collaborazione scientifica del professor Mario Fregoni.
“L’apprezzamento per il nostro lavoro giuntoci dal Jury des Prix de l’OIV – ha dichiarato Paolo Castelletti a Il Corriere Vinicolo (n. 29/2022) – ci onora ed è segno del riconoscimento da parte della giuria del valore della ricerca storica quale solida base per la proposta e la costruzione delle politiche dei vini a denominazione di origine e della normativa di settore. Nelle conclusioni del volume, abbiamo suggerito la necessità di una riorganizzazione del sistema di protezione delle denominazioni di origine del vino che sia basata sull’antico, ma quanto mai attuale, concetto della rinomanza quale requisito minimo per il riconoscimento di un nome geografico.
Da qui anche la proposta della trasformazione del Comitato nazionale vini Dop e Igp in un più moderno “Istituto nazionale delle denominazioni di origine dei vini”, ente che dovrebbe avere più concreti compiti di tipo propositivo e accertativo sulla effettiva qualità e rinomanza dei vini a DO, ed infine la convenienza di creare solide intese tra gli stati produttori che siano, a livello globale, quanto più possibile multilaterali. Questa la strada del vino che guardiamo davanti noi, sulla scia della tanta già percorsa negli oltre 120 anni oggetto del nostro trattato.
Sull’importanza dell’interpretazione e valorizzazione delle fonti storico documentali per il futuro dell’industria vitivinicola e per la sua regolamentazione per legge si è soffermato anche l’altro autore del volume, Francesco Emanuele Benatti: “la nostra ricerca si è basata su fonti primarie e secondarie, librarie e documentali. Una buona parte di queste le abbiamo trovate “in casa”, tra quelle conservate nell’archivio storico e nella biblioteca dell’Unione Italiana Vini (riconosciuti di interesse storico dal MiC nel luglio 2020, nda); altre invece sono state reperite – oltre che in archivi, biblioteche e banche dati italiane ed estere – grazie alla proficua collaborazione in corso tra l’ ufficio Archivio e biblioteca di UIV e numerosi enti di ricerca, università e ricercatori di tutto il mondo. Proprio in questa prospettiva vorremmo che Dai vini tipici al Testo unico fosse considerato non tanto un punto d’arrivo quanto un punto di partenza (una “fonte”) per ulteriori studi. Questa è la ragione per cui abbiamo dedicato oltre quaranta pagine del volume alla bibliografia e all’apparato delle fonti e delle leggi italiane e comunitarie citate o di particolare interesse per la materia trattata. Questo premio è certamente tra i più emozionanti riconoscimenti cui possa ambire un ricercatore del comparto vitivinicolo.
Anche Mario Fregoni, già vincitore in passato di tre edizioni del Prix de l’OIV (ente di cui ricordiamo è stato Presidente tra il 1985 e il 1988), ha mandato a Il Corriere Vinicolo qualche parola sull’assegnazione del premio al volume di cui è stato prezioso collaboratore scientifico: “Nel settore vitivinicolo il Prix OIV dei libri è senza dubbio l’unico e il più prestigioso su scala mondiale. Il Premio 2022 per la sezione Diritto vitivinicolo a “Dai Vini Tipici al Testo Unico” rappresenta un ambito riconoscimento per l’Italia e ovviamente per gli autori Paolo Castelletti e Francesco E. Benatti. Il volume ha una densità concettuale elevatissima ed è prezioso per gli operatori vitivinicoli, che ogni giorno si devono confrontare con la legislazione del settore, ma anche per gli studiosi del diritto e degli studenti di enologia. Il contenuto, di grande livello scientifico, si basa sulla storia e sulle sintesi degli articoli delle leggi sulle indicazioni geografiche dei vini, che vengono proiettate in una struttura piramidale, composta dal terroir, dalla qualità da esso derivante e dalla notorietà dei vini, elementi essenziali delle denominazioni di origine”.
La cerimonia di premiazione si terrà alla Cité du Vin di Bordeaux il prossimo 30 settembre.
In allegato l’elenco completo dei vincitori del Prix de l’OIV 2022.
Archivio & Biblioteca, Corriere, CV 29/2022, Dai vini tipici al Testo Unico, diritto vitivinicolo, Francesco Emanuele Benatti, Mario Fregoni, oiv, Paolo Castelletti, Prix de l’OIV
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