Negli ultimi cinque anni vi è stata nei Paesi Bassi una forte diminuzione del numero dei consumatori di vino. Secondo i dati del recente Netherlands Wine Landscapes 2022 di Wine Intelligence, il numero dei consumatori abituali, comprendendo tra questi chi consuma vino almeno una volta alla settimana o almeno una volta al mese, è diminuito di quasi un quarto; di conseguenza anche il consumo totale di vino è calato del’8% in termini di volume tra 2017 e 2021.
Il trend discendente di consumatori e consumi sembra avere ragioni soprattutto “anagrafiche”. Il vino fermo, in particolare, appare poco diffuso tra i giovani, più attirati da altre categorie di bevande alcoliche ma anche dagli spumanti, il cui consumo totale è cresciuto del 17% in cinque anni. Gli spumanti sono sempre più apprezzati anche durante i pasti e crescono la moda dell’aperitivo e del brunch quali occasione di consumo per questa categoria, anche in miscelazione (in particolare nella preparazione dello Spritz, con significativo impatto nel mercato del Prosecco).
Altra faccia della medaglia dei consumi “per età” è invece, anche in questo mercato, la propensione dei bevitori olandesi più anziani al consumo di vino fermo di fascia alta (la cosiddetta “premiumization”). Ciò ha un notevole impatto in un Paesein cui la metà dei bevitori di vino ha più di 55 anni. I vini di fascia premium hanno contato per il 12% in tutte le vendite di vino nel 2021, una quota che dovrebbe erodere ancora quella dei vini più economici nei prossimi anni, fino a stabilirsi al 16% entro il 2026.
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