I più recenti dati sul mercato statunitense delle bevande alcoliche rilasciati da bw166 suggeriscono per il primo semestre del 2022 una stabilizzazione e un ritorno ad una “nuova, normalità”, dopo che la pandemia del Covid era stata tra 2020 e 2021 portatrice di una significativa volatilità nelle tendenze complessive del mercato. A fine giugno 2022, il Total Beverage Alcohol Serving index (indice di BW166 che misura l’andamento dei consumi in funzione delle numero delle porzioni di bevanda che entrano nel mercato – per il vino una porzione equivale a 5 once, quindi circa 14,7 cl), si attestava sul 131,95 punti, in aumento del 2,3% rispetto a giugno 2021 e del 1,9% rispetto a dicembre 2021.
Nel primo semestre 2022 le spedizioni di vino al consumo sono rilevate in calo dello 0,7% (fino a (226,6 milioni di casse da 9 litri). In questa tendenza di galleggiamento hanno però gran parte i consumi di vino aromatizzato e di vermut, perché togliendo questi prodotti dal computo delle spedizioni, i consumi di vino sono aumentati di oltre il 3% nei primi sei mesi dell’anno. Significativo inoltre il confronto con il primo semestre 2019, rispetto a cui la spesa per il vino al dettaglio (off- premise) è cresciuta nel 2022 con un CAGR del 4,3% (fino a 26,7 miliardi di dollari) e quella nell’on-premise (bar ristoranti alberghi) del 3,7% rispetto alla prima metà del 2019, fino a 15 miliardi di dollari.
I primi sei mesi del 2022 hanno fatto segnare anche una crescita delle spedizioni di birra (+1,9%, fino a 107,2 milioni di barili) e di spirits (+11,1% fino a 143,2 milioni di casse da nove litri).
Tornando di nuovo all’evoluzione del mercato dal pre pandemia, mettendo a confronto i primi sei mesi del 2022 con il primo semestre 2019, si nota che il CAGR per il Total Beverage Alcohol Serving index è del +2,8% e il CAGR relativo alla spesa dei consumatori per l’acquisto di bevande alcoliche è del +5,6%.
FEB
Dai Mercati, BW166, mercato Usa, Total Beverage Alcohol Serving index
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