Nuova Zelanda, la buona vendemmia 2022 (+44%) benefica per lo stock esaurito

La raccolta neozelandese 2022 di uva da vino porterà ristoro alle scorte di vino nazionali, oggi scarse per la forte domanda degli scorsi anni che ha coinciso con vendemmie scarse nella quantità più che nella qualità (il raccolto 2021 infatti era stato “eccezionale” qualitativamente e portò nelle cantine del paese 370.000 tonnellate di uva da vino, quantità del 19% inferiore al raccolto dell’anno precedente).

Secondo quanto comunicato da New Zealand Winegrowers (NZW) in una recente nota stampa, la vendemmia 2022 ha raccolto 532.000 tonnellate di uva da vino, pari ad un incremento del 43,8% rispetto all’anno precedente, ovvero del +16% circa vs 2020).

La carenza di disponibilità portò lo scorso anno ad una diminuzione delle vendite di vino nel mercato nazioale (-14% rispetto al picco raggiunto nel gennaio 2021) facendo segnare il record negativo dal 2004. Ancora nel 2021 è stato registrato il primo calo dell’export vinicolo neozelandese da 18 anni a questa parte.

Secondo quanto dichiarato dal Ceo di NZW, Philip Gregan, la crescita del raccolto “è una buona notizia” sia per l’industria e che per i consumatori neozelandesi. I produttori potranno così ricostituire le loro scorse oggi esaurite e rendere disponibile più vino al commercio. I consumatori invece – continua Gregan – dovrebbero potere vedere gli scaffali di nuovo pieni, fatti salvi i problemi oggi derivanti dall’aumento dei costi e dall’interruzione della catena di approvvigionamento. Problemi questi che – aggiungiamo noi – sono comuni oggi all’industria vinicola di gran parte del mondo, in seguito al disastro del Covid-19.

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