Accartocciamento fogliare: giova “rubare spazio” al virus

I risultati di una ricerca condotta presso il centro di ricerca statunitense Cornell AgriTech (College of Agriculture and Life Sciences dell’Università di Cornell – stato di New York) suggeriscono che nel contenimento della diffusione della fitopatia dell’accartocciamento fogliare (leafroll disease) possa essere strategia efficace, combinata all’uso di insetticidi per la lotta alle cocciniglie vettrici del virus, la rimozione non solo della pianta infetta ma anche di quelle immediatamente adiacenti (due viti su entrambi i lati), per poi sostituirle tutte con viti sane, senza limitarsi dunque a sostituire la sola vite infetta.

Questa tecnica agronomica è stata denominata dai ricercatori Spatial Roguing e la sua efficacia sul contenimento del leafroll disease è documentata sulla rivista scientifica American Journal of Enology and Viticulture, nell’articolo Spatial Roguing Reduces the Incidence of Leafroll Disease and Curtails its Spread in a Finger Lakes ‘Cabernet Franc’ Vineyard, firmato da Stephen Hesler, Rosemary Cox, Rekha Bhandari, Greg Loeb, Tim Martinson e Marc Fuchs, quest’ultimo, alla guida del gruppo di ricerca, è professore presso il dipartimento di Plant Pathology and Plant-Microbe Biology presso la School of Integrative Plant Science della già citata Cornell AgriTech.

Lo studio è stato condotto presso un vigneto di Cabernet Franc sito nell’azienda Sheldrake Point Winery di Ovid, nello stato di New York, dove era stata avvertita la presenza sia della malattia che delle cocciniglie vettrici.

Cinque anni di ricerca hanno evidenziato che la tecnica dello spatial rouging è efficace nel ridurre rapidamente l’incidenza del virus dell’arrotolamento fogliare. L’incidenza è infatti passata dal 5% nel 2016 a meno del 1% nel 2020-21, mentre tra le viti di riscontro (dove quindi la tecnica non è stata applicata) l’incidenza del virus è cresciuta dal 5% al 16% nello stesso periodo. Gli insetticidi hanno ridotto la popolazione di cocciniglie quasi a zero nei cinque anni, mentre nelle viti non trattate la popolazione di cocciniglie è cresciuta da 57 a 257 volte. Non è stato tuttavia dimostrato che gli insetticidi limitino il numero di viti con nuove infezioni.

FEB

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