Se è vero che i viticoltori italiani sanno ben riconoscere i sintomi del Mal dell’esca non sempre ancora si comportano in modo adeguato per prevenire e combattere la diffusione di questa malattia della vite. Questo suggerisce in primis, tra i tanti risultati dopo due anni di indagini, il progetto di ricerca di Unione italiana Vini, Monitoraggio nazionale del Mal dell’esca, condotto in collaborazione con l’ Università di Firenze e con il CNR IBE di Bologna.
Nel merito, su Il Corriere Vinicolo n. 17/2022, Giovanni Rizzotti ha intervistato Laura Mugnai, professore ordinario di patologia vegetale presso il Dipartimento DAGRI, sez. di Patologia vegetale ed Entomologia di UniFi, che insieme a Stefano Di Marco, è referente scientifico del progetto e che ha ideato l’indagine presso i responsabili agronomici delle aziende vitivinicole italiane coinvolte. Nell’intervista il punto sulla ricerca – cominciata nel 2019 e che per il 2022 proseguirà alla ricerca di nuovi partner viticoli che vogliano partecipare a tracciare la situazione della diffusione della fitopatia – e utili suggerimenti per i viticoltori in merito alle tecniche agronomiche (con particolare focus sulla potatura) che meglio possono contribuire al contenimento della malattia.
FEB
Corriere, CNR IBE, CV 17/2022, Giovanni Rizzotti, Laura Mugnai, mal dell’esca, Stefano Di Marco, uiv, Università di Firenze
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