La brand equity del vino è globalmente in ripresa

La quinta edizione del Global Wine Brand Power Index 2022 di Wine Intelligence rivela un rialzo della brand equity del vino a livello globale. Non si è certo ancora ai livelli pre-pandemia ma la guarigione in corso è evidente e segue la forte erosione della salute dei marchi del vino seguita alla pandemia del Covid 19. L’analisi di Wine Intelligence si basa sulle opinioni di 25.000 consumatori di vino di 25 mercati chiave (quest’anno nella base statistica il mercato della Russia è stato sostituito da quello della Danimarca) così da rappresentare i circa 400 milioni di bevitori di vino del mondo.

Alla testa del Wine brand power index rimangono ancora saldi i marchi Yellow Tail (Casella Family Brands) e Casillero del Diablo (gruppo cileno Viña Concha y Toro). I loro punteggi nell’indice distaccano decisamente quelli degli altri marchi più forti ed entrambi si posizionano davanti a tutti nei 25 mercati passati in rassegna: il marchio australiano in 10 mercati (tra cui gli Stati Uniti), quello cileno in 14.

Al terzo posto si è posizionato il marchio Barefoot, marchio californiano che “a piedi scalzi” cammina in alto per 13 posizioni rispetto alla classifica 2021. Seguono Gallo Family Vineyards (California), Jacob’s Creek (Australia), Gato Negro (Cile), Santa Carolina (Cile) che fa segnare la più importante ascesa quest’anno, Mouton Cadet (Francia), J.P. Chenet (Francia); chiude la top ten il marchio australiano Lindeman’s. In significativa ascesa nel punteggio d’indice anche Aphotic (California) che guadagna cinque posizioni fino alla 14°, Dark Horse (California, gruppo Gallo) che guadagna otto posizioni fino alla 25°.

Oltre alla classifica globale, il Global Wine Brand Power Index 2022 propone classifiche per i 25 singoli mercati analizzati.

FEB

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