Il vino è centro e risorsa primaria dell’enoturismo ma, sebbene il “vero segreto” per il successo sia “sapersi raccontare” (come suggerisce Donatella Cinelli Colombini), oggi cantina e vigneti non sono sufficienti da soli ad attrarre i nuovi flussi di visitatori, sempre più esigenti e alla ricerca di emozioni olisticamente appaganti. Come fenomeno ormai “maturo”, infatti, anche l’enoturismo deve e dovrà sempre più già nel prossimo futuro cercare attività e animazioni che coinvolgano il visitatore in una dimensione di esperienza che va oltre la degustazione. La consapevolezza di ciò è ancora poco diffusa nel nostro Paese, che rischia di rimanere travolto da un trend globale dove è in gioco il nostro primato internazionale come “meta migliore per gli appassionati di vino”. Questo il tema delle pagine della rubrica Wine in Tour pubblicate su Il Corriere Vinicolo n. 16/2022. In un servizio di Patrizia Cantini, una raccolta di esperienze aziendali a confronto: dal wine yoga ai trekking, ai bike tour, alla “vendemmia attiva”, fin a propose culturali più ampie.
Corriere, CV 16/2022, Donatella Cinelli Colombini, enoturismo, Patrizia Cantini
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