Dopo oltre dieci anni dai primi contatti tra i governi di Australia e India, e in seguito ad un pre-accordo provvisorio (ne avevamo parlato qui), lo scorso 2 aprile è stato ufficialmente siglato una accordo di partenariato economico e commerciale o tra i due paesi. L’Australia-India Economic Cooperation and Trade Agreement (ECTA) prevede l’eliminazione dei dazi su oltre l’85% dei prodotti australiani esportati verso l’India e su oltre il 96% dei prodotti indiani in ingresso. Secondo quanto dichiarato dal primi ministro del Commonwealth dell’Australia, Scott Morrison, l’AI-ECTA apre una grande porta per i prodotti e australiani esportati nell’economia più in rapida crescita di tutto il mondo, a beneficio prima di tutto degli agricoltori ma anche dei una più larga parte dell’industria australiana, dalla viticoltura all’allevamento finanche all’industria estrattiva e mineraria. A latere dell’importanza nel contesto geopolitico ed geo-economico attuale, l’accordo tra Australia e India avrà quindi un’importanza particolare anche sull’export di vino australiano, oggi compromesso dalle note schermaglie commerciali e diplomatiche con la Cina.
L’AI-ECTA prevede infatti sostanziali riduzioni delle tariffe d’ingresso dell’Aussie Wine imbottigliato in India, a partire dal dazio del 150% che era fino ad ora in essere. In conformità all’accordo, infatti, i dazi su vini di prezzo da 5 dollari (USD) per bottiglia scenderanno al 100% all’entrata in vigore e poi avranno una riduzione graduale del 5% ogni anno per i prossimi dici anni, fino ad arrivare quindi al 50% in un decennio. I dazi sulle bottiglie vino australiano dirette in India ad un prezzo minimo di esportazione di 15 dollari passeranno invece dall’attuale 150% al 75% già all’entrata in vigore dell’accordo, con ulteriori “sconti” doganali per step fino ad arrivare ad una tariffa del solo 25% in dieci anni. Come è immaginabile, viva soddisfazione per la sigla dell’accordo è stata espressa da Wine Australia.
FEB
Dai Mercati, AI-CECA
WORLD WIDE WINE NEWS