Import Spagna 2021: -24%. Italia primo fornitore volume (+17% vs 2020)

L’acquisto di prodotti vitivinicoli all’estero da parte della Spagna si è contratto del 23,% nel 2021 fino a poco meno di 1,13 milioni di ettolitri, secondo i dati delle dogane raccolti dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OEMV) che leggiamo, commentati, in un servizio di Vicent Escamilla, capo redattore de La Semana Vitivinícola. Nel dettaglio, la domanda di vino fermo sfuso è diminuita del 53,7%, quella di mosti del 62,7% vs 2020. In termini di valori le cose sono andate diversamente: +38,3%, fino a 317,5 milioni di euro. Alla crescita valore ha contribuito prima tra le categorie quella degli spumanti, il cui mercato “in ingresso” è cresciuto del 62,8% vs 2020, fino al valore di 117,5 milioni di euro, così da rappresentare una quota del 37% di tutte le importazioni di prodotti vinicoli. In verde, sia per volume che per valore l’import di vino fermo in bottiglia: +58,9% valore fino a 83,5 milioni di euro e + 18,2% volume fino a 168.000 ettolitri.

Importazioni vinicole Spagna, anno 2021. (AEAT-OeMV, da La Semana Vitivinícola)

L’Italia è stata lo scorso anno primo fornitore, aggiudicandosi una quota del 36% su tutte le forniture vendendo alla Spagna prodotti vinicoli per 404.000 hl (+17% vs 2020). La Francia invece è davanti a tutti per valore, con forniture pari a 140,1 milioni di euro (+83% e quota sul totale valore del 44%).

Questi dati ci indicano che il saldo commerciale del vino spagnolo (esclusi mosti e aceti) è stato positivo alla fine del 2021, crescendo del 7,2% in termini di valore, fino a 2,6 miliardi di euro e in valore del 16,1%, fino a 22,3 milioni di ettolitri.

FEB

Dai Mercati

WORLD WIDE WINE NEWS