Il Consiglio dei supervisori della Contena di Napa, Board of Supervisors, ha approvato all’unanimità nel suo incontro dello scorso 22 marzo, lo Zoning code amendment to establish a micro-winery use permit process, un’ordinanza triennale che regola l’attività del micro aziende vinicole cantine (ne avevano parlato qui).
A differenza delle cantine familiari che possono nella contea di Napa elaborare per autoconsumo un massimo di 200 galloni di vino all’anno, le micro-cantine oggetto dell’ordinanza dovranno garantire la lavorazione di un minimo di 201 galloni di vino e produrne al massimo 5.000 galloni (si tratta dunque di una produzione permessa tra 7,5 e 190 hl circa).
Il 75% delle uve dovrà essere prodotto in vigne site all’interno della proprietà aziendale o su appezzamenti ad essa attigui. Le strutture di produzione non dovranno occupare una superficie superiore ai 5.000 piedi quadrati. Non saranno tuttavia permessi eventi di marketing all’interno delle micro aziende che comunque dovranno, per poter operare, conformarsi a tutte le normative di settore, comprese quelle relative alle tutela delle persone diversamente abili dell’American with Disabilities Act rules. L’ordinanza ha per il momento la durata di tre anni e verrà poi rivalutata dallo stesso Consiglio dei supervisori. Secondo alcuni osservatori questo potrebbe comportare che se questa non fosse riapprovata, alla scadenza dei tre anni potrebbero non essere più concesse licenze per micro-cantine. L’approvazione di questa legge locale arriva su sollecitazione di un gruppo di piccoli produttori, membri dell’associazione Save the Family Farms, che ne sono stati i promotori.
FEB
Dai Mercati, micro aziende, Napa, normativa USA
WORLD WIDE WINE NEWS