L’Organizzazione mondiale del Commercio (World Trade Organisation – WTO) ha nominato lo scorso 4 marzo i membri della commissione che si dovranno esprimere sui dazi imposti dalla Cina sul vino australiano in bottiglia. L’annuncio della prossima composizione del panel di giudizio era stata annunciata dalla WTO a ottobre scorso, durante una riunione dell’organo di conciliazione della WTO. Dopo un tentativo di conciliazione non andato a buon fine (9 agosto 20219, l’Australia (16 settembre 2021) aveva presentato una seconda richiesta di istituzione della commissioni per esaminare l’imposizione da parte della Cina di dazi antidumping e compensativi sul vino australiano importato in recipienti di volume minore di 2 litri (la prima richiesta del governo australiano – cui la Cina si è opposta – risale invece al 19 giugno 2021). Per la composizione del collegio arbitrale era necessario l’assenso di entrambe le parti in causa. Il panel ora istituito è composto da tre esperti indipendenti provenienti da altri paesi che si incontreranno con i rappresentanti di Cina e Australia.
Ricordiamo che queste schermaglie con la Cina hanno affossato l’export di vino australiano, almeno per quanto riguarda la Cina che era il primo e più importante mercato di destinazione dell’Aussie Wine. Secondo il report Wine Australia di fine anno sulle esportazioni 2021 di Wine Australia, l’export vinicolo australiano è diminuito in totale del 30% nel 2021 vs anno precedente in termini di valore (totalizzati 2,03 miliardi di AUD, circa 1,4 miliardi di euro) e del 17% in termini di volume (esportati nell’anno a dicembre 6,2 milioni di ettolitri di vino). Principale causa delle perdite proprio la disputa con la Cina: l’export verso il paese delle Grande Muraglia è infatti diminuito nel 2021 vs 2020 del 97% in valore (fino a 29 milioni di AUD) e de 93% in volume (fino 64.000 hl). La perdita netta è stata di 1 miliardo di dollari australiani e di 900.000 hl.
Tutti gli aggiornamenti e la timeline della questione è disponibile sul sito di Wine Australia, in una pagina dedicata alla controversia.
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