Il pronostico fatto a settembre dell’Osservatorio del Vino UIV, e cioè che l’export vitivinicolo italiano potesse superare nel 2021 i 7 miliardi di euro, si è avverato (si veda in proposito Il Corriere Vinicolo n. 30 dello scorso 27 settembre). Per la precisione si tratta di un fatturato in uscita di 7,11 miliardi (+12) con i volumi cresciuti sull’anno precedente del 7% (spediti oltreconfine più di 22 milioni di ettolitri); il solo export di vini spumanti ha superato quota 1,8 miliardi di euro. Grandi sono state le crescite sull’anno precedente per i vini premium, mentre si intravede qualche crepa per i vini di fascia bassa (i cosiddetti popular), prodotti più esposti alle turbolenze macroeconomiche generate dai recenti accadimenti internazionali. Su Il Corriere Vinicolo (CV 11/2022), in un servizio di Carlo Flamini, presentati tutti i numeri del commercio estero di vino italiano: rispetto a una produzione 2020 di 49 milioni di ettolitri, il nostro Paese ne ha portato fuori confine il 45%, uno dei tassi più alti a livello mondiale, sia per quota che per volume assoluto. È stato dunque un anno sbalorditivo.
Nel dettaglio, sull’ultimo numero dell’organo dell’Unione Italiana Vini troviamo dati e tabelle (gennaio – dicembre 2021) circa: export di vino per tipologie; export per spumanti per paese di destinazione; export spumanti per categorie; export prosecco per paese di destinazione; export vini frizzanti per paese di destinazione; export di vini fermi in bottiglia per paese di destinazione; export di vino in bottiglia <2 litri per categorie; export vino 2-10 litri per paese; export di vino sfuso per paesi, oltre ai grafici con le variazioni per trimestre (volume, valore e prezzo medio) del commercio verso l’estero di vini spumanti e fermi in bottiglia.
FEB
Corriere, Carlo Flamini, export Italia 2021, osservatorio del vino
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