Secondo CGA Strategy almeno un consumatore britannico su tre guarderà i campionati europei di calcio, oggi al via, in un pub, bar o ristorante. Il 90% di questi consumatori ha già ripreso ad uscire in seguito delle riaperture di maggio; il 62% degli stessi è solito uscire per consumare bevande almeno una volta a settimana. È inoltre questo un gruppo composto per il 42% da persone di età compresa tra 18 e 34 anni, dal 39% di persone tra i 35 e i 54 anni e dal 19% di over 55.
La passione per i calcio degli abitanti del Regno Unito potrebbe così tramutarsi in una solida opportunità per il settore on-premise del paese che da poco ha riaperto le sue porte in seguito alle chiusure “causa Covid”.
I risultati di un sondaggio in proposito, effettuato dalla stessa CGA, suggeriscono anche che un consumatore su tre di quelli che deciderà di guardare fuori casa le partite raggiungerà il locale già prima del calcio di inizio (il 25% anche 2 ore prima), permanendo ancora nel locale a seguito dei tre fischi di fine partita (il 43% fino a due ore dopo). Occorre notare inoltre che il 62% dei consumatori ha dichiarato a CGA che non si limiterà a consumare presso il locale in cui vedrà il match, recandosi anche in altri locali circostanti, così che questa opportunità può dirsi allargata anche ai locali che non offrono la possibilità di guardare le partite degli europei di calcio.
Suddividendo i “benefici” al mercato on-premise britannico delle bevande, CGA indica che per accompagnare la visione delle partite il 32% dei consumatori sceglierà birra lager (+5 punti percentuali rispetto alle scelte effettuate a partite dalla riapertura dello scorso 17 maggio), il 20% sceglierà soft drinks (+3 punti percentuali), il 15% il vino (-4 punti percentuali).
FEB
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